TARI, Il Comune attivo contro gli aumenti della gestione rifiuti
TARI, IL COMUNE ATTIVO CONTRO GLI AUMENTI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
Prese una serie di misure per aiutare i cittadini nel pagamento della tariffa
Il Comune non ha deliberato alcun aumento delle tariffe rifiuti TARI, ma sono cresciuti i costi di trattamento smaltimento a livello regionale. Proprio per questo come Amministratori del territorio ci stiamo muovendo per contestare presso Regione Lombardia e le autorità di riferimento questa situazione ingiusta per noi e i nostri cittadini. E lo facciamo sulla base di un forte mandato dell’intero Consiglio comunale di Lainate che ha deliberato all’unanimità, con i voti di maggioranza e minoranza, una mozione per richiedere la riduzione dei costi di smaltimento.
Certo, si potrebbe rispondere che “la sostanza non cambia e comunque dobbiamo pagare di più in questo periodo già difficile…”; sappiamo che ci sono stati aumenti delle tariffe per tutte le categorie, residenze e industriale/commerciale.
Pur in mezzo a tutto ciò che comporta la gestione quotidiana di una pandemia, stiamo facendo sentire la nostra voce e continueremo a portare avanti le istanze della nostra città. E nel frattempo come Amministrazione comunale, comprendendo il momento delicato che molti stanno attraversando, abbiamo introdotto misure concrete per venire incontro alla comunità:
1. Il pagamento della prima rata della TARI è stato posticipato da Giugno 2020 a fine Settembre 2020;
2. Sono state applicate le riduzioni previste dalla legge sulla parte variabile della tariffa alle categorie del commercio che hanno subito chiusure in occasione del primo lockdown primaverile. Riduzione del 25% della parte variabile;
3. Abbiamo scelto di esentare dal pagamento della TARI le famiglie con caratteristiche di reddito basso. Una chiara scelta dell’Amministrazione comunale non dettata dalla normativa nazionale, ma che ci siamo sentiti in dovere di fare per vicinanza ai nuclei più in difficoltà;
4. Abbiamo stanziato 700mila euro come fondo ripartenza per le varie categorie della città (imprese, commercio, associazioni, famiglie), inserendo come voce di contributo per imprese e commercio anche i tributi locali IMU e TARI;
5. Su proposta delle liste civiche di maggioranza il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione per chiedere, insieme ai comuni della zona, a Regione Lombardia e nelle sedi opportune una riduzione dei costi di smaltimento. Il Comune di Lainate è in prima linea.
Per chi volesse comprendere il motivo degli aumenti ‘in bolletta’ che - lo ribadiamo - riteniamo iniqui e che non dipendono dal Comune, precisiamo:
- La TARI non è una tassa bensì una tariffa che deve trovare totale copertura dei costi. Tot spendi per il servizio, tot devi incassare per coprire i costi;
- I costi di smaltimento a livello regionale lombardo, e non solo, sono cresciuti nell'ultimo anno. Ciò è dovuto alle scelte del governo che consentono l’invio di rifiuti da altre regioni verso la Lombardia che a sua volta permette ai gestori degli impianti di gestire più rifiuti traendone profitto dalle maggiori quantità trattate. A questo si aggiunge la riduzione delle entrate dalla vendita dei materiali della raccolta differenziata in virtù della convenzione ANCICONAI (in primis la plastica che da tutta Europa veniva in gran parte esportata in Cina; che però ora ne richiede molto meno). Di conseguenza questo sta facendo crescere il costo totale e le tariffe ovunque; per esempio: incenerire una tonnellata di rifiuti indifferenziati fino l’anno scorso costava 93 euro a tonnellata oggi 115, il rifiuto organico costava 70 euro a tonnellata, oggi quasi 100 euro, gli ingombranti sono passati da 136 euro a 215, i medicinali scaduti da 220 a 550 euro e così via;
- Oggi gli impianti della Lombardia oltre ai rifiuti prodotti nel territorio smaltiscono anche i rifiuti prodotti in numerose altre regioni specie del CentroSud Italia. Con un paradosso: siamo i territori più virtuosi in quanto a raccolta differenziata, ma siamo costretti a pagare di più per l’aumento dei rifiuti provenienti da altre regioni d’Italia. E non solo in termini economici. In Lombardia vengono gestiti il 50% in più di rifiuti indifferenziati che in Lombardia vengono prodotti. Ricordiamo che questo genera anche inquinamento atmosferico dovuto dall’emissione di CO2 degli inceneritori che trattano i rifiuti;
- L’Italia ha scelto di delegare ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) la regolazione del ciclo ambientale affidando a questa competenze in materia economicotariffaria e sugli standard di qualità. Obiettivo: regole certe e omogenee sul territorio nazionale;
- Il programma nazionale di gestione dei rifiuti prevede lo sviluppo di impianti tecnologicamente avanzati che da un lato permetteranno di ridurre l’impatto ambientale ma dall’altro genereranno dei costi che gravano su tutti;
- Paragonando le nostre tariffe a quelle dei Comuni limitrofi, rileviamo che le nostre rimangono ancora tra le più basse, a fronte di un servizio efficiente; idem se paragonando il nostro costo con quello dei comuni della Città Metropolitana di Milano che ci assomigliano per numero di abitanti.
Ribadiamo l’impegno a far sentire la nostra voce presso Regione e Ministero affinché questa tendenza sia stoppata.