25 novembre giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Una vera emergenza sociale. Orange the World
L’ultima vittima è una giovane donna di 30 anni, incinta, che è stata uccisa a coltellate dall’uomo che era il padre del suo bambino.
Nel 2018 le donne uccise sono state 142 e dal 2000 ad oggi in Italia sono state 3.230 di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del partner o ex partner. Questi i numeri del Rapporto Eures 2019 su Femminicidio e violenza di genere.
Quello che lascia attoniti è che la percentuale più alta dei femminicidi è commessa all’interno della coppia, 78 vittime pari al 65,6% del totale 2018. Ogni 72 ore una donna viene uccisa da una persona che conosce, in genere il partner; 3 femminicidi su 4 avvengono in casa.
In aumento anche il numero delle donne anziane vittime di femminicidio: 48 vittime tra le over 64 di cui 41 in ambito familiare: con il passare dell’età aumenta la fragilità ed il rischio di disabilità e disagio.
Il fenomeno riguarda tutte le classi sociali e sono italiane l’80,2% delle vittime ed il 74% dei responsabili.
In Lombardia sono 20 le donne uccise, un primato nazionale che proprio non ci onora.
Gelosia e possesso sono il movente principale mentre il mezzo più scelto per i delitti sono le armi da fuoco.
Le donne che si salvano
“Le donne che si salvano sanno dire di no ai soprusi e alle prepotenze, sanno allontanarsi al primo insulto, alla prima mancanza di rispetto, sanno fare le valigie al primo schiaffo, alla prima spinta, sanno proteggere se stesse e i loro figli.
Le donne che si salvano vorrebbero salvare tutte le donne che non si amano abbastanza, che restano in balia psicologica o economica di uomini bestiali.
Le donne che si salvano sono fortunate, perché sono state bambine amate, conoscono il loro valore e la bellezza dell’amore.
Alle altre meno fortunate non si può che insegnare a volersi bene, ad avere coraggio, si può uscire anche dalle situazioni più difficili, da quelle che fanno paura, da quelle che sembrano impossibili da cambiare, si può e lo si deve a se stesse.
Amatevi, siate autonome ed indipendenti economicamente, amate la vita con coraggio e la vita ricambierà
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E per chi fosse in difficoltà ricordiamo che nel Rhodense è attivo il Centro antiviolenza Hara, uno spazio di ascolto, anche telefonico, che fornisce gratuitamente sostegno psicologico, consulenza ed assistenza legale, supporto in percorsi di autonomia economica e ospitalità in case rifugio.
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Bollate, Via Piave, 20
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