Operazione boschi: necessaria e straordinaria

Pubblicato il 24 febbraio 2022 • Ambiente

Previsto un piano di sostituzioni di migliaia di specie autoctone. ‘Verde Anch’io’: avviato anche il maxiprogetto di piantumazione che coinvolge tutta la città.
L’Operazione Rigenerazione dei boschi lungo via Circonvallazione era necessaria e l’allerta vento di questi giorni ne ha fatto capire anche l’urgenza.
Come abbiamo avuto modo di anticipare anche con una dettagliata comunicazione attraverso i canali istituzionali a partire dal mese di dicembre, riassumiamo qui di seguito le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale ad operare questa scelta necessaria.

  1. TAGLI RICHIESTI DAGLI AGRONOMI PROFESSIONISTI E DAL CORPO FORESTALE

Gli interventi sono stati pianificati sulla base di una dettagliata valutazione da parte di agronomi professionisti. Si tratta di una serie di interventi di miglioria forestale che interessano zone del territorio definite bosco ai sensi di legge o comunque rivestite da vegetazione forestale.  In queste aree è stato previsto il taglio delle piante infestanti, morte deperite o con tare di vario tipo e la messa a dimora di nuove piantine forestali, oltre ad alcuni esemplari già di dimensioni maggiori (circa un metro e mezzo) appartenenti a specie tipiche locali. In particolare il bosco su cui i professionisti sono intervenuti in questi giorni è un bosco di robinie (Robinia pseudoacacia) classificato nel piano di indirizzo come robinieto puro - una pianta infestante che causa anche la diminuzione di biodiversità - le altre piante presenti sono per lo più ciliegio tardivo americano (Prunus serotina) albero estremamente infestante ed inserito nella "lista nera" di Regione Lombardia, la cui ceppaia non viene estirpata ma lasciata in loco, per permetterne la ricrescita (del Ciliegio tardivo verranno tagliati i ricacci). Il taglio eseguito è stato mirato ad eliminare tutti i ciliegi tardivi, in quanto infestanti e rimuovere le robinie che presentavano uno stato sanitario compromesso. Questa pratica, che si chiama ‘ceduo’, viene praticata da secoli nei nostri territori e consente di rigenerare i boschi attraverso la crescita dei polloni: questo consentirà nel giro di pochi anni di ottenere nuovamente una vegetazione rigogliosa e diversificata grazie anche alle nuove piantine messe a dimora (come dettagliato sotto).

2. MANUTENZIONE NECESSARIA DOPO ANNI. UNA SCELTA CONDIVISA 
Per ridurre la presenza di robinie nei boschi in cui si insedia è necessario lasciare invecchiare le piante che hanno comunque una modesta durata (20-30 anni massimo) e un deperimento precoce. Da tempo non si effettuava un taglio sistematico di queste piante infestanti in questa zona a Lainate, di qui la necessità di mettere in sicurezza l’area.
L’Operazione rigenerazione dei boschi è stata comunicata attraverso i canali istituzionali (sito e social) a partire dai mesi scorsi.

3. VENTO E CAMBIAMENTI CLIMATICI
La vita vegetativa delle piante ha subito una profonda trasformazione anche alla luce dei cambiamenti climatici. Il clima secco e fortemente ventoso di queste settimane (abbiamo letto tutti gli incidenti causati dalla caduta degli alberi su auto e persone!) interviene pesantemente sulla salute delle piante che necessitano di una manutenzione differente. Quando si interviene ai lati dei boschi, il taglio lascia ‘scoperte’ piante che solitamente non erano battute direttamente dai venti e che, con radici meno profonde e solide, rischiano di abbattersi a terra più facilmente. I Carabinieri forestali di Garbagnate intervenuti sul posto con due sopralluoghi hanno addirittura consigliato di procedere ad ulteriori tagli rispetto a quelli in programma per mettere al sicuro quest’area.

“A qualche chilometro da noi si è sfiorata la tragedia proprio per la caduta di un albero – sottolinea il sindaco Andrea Tagliaferro – L’operazione avviata a Lainate è stata finalizzata alla messa in sicurezza e riqualificazione di un’area precisa e frequentata da ciclisti e pedoni (proprio questa frequentazione ci ha indotto a prevenire eventuali danni a persone). Un intervento di manutenzione straordinaria necessario che si inserisce all’interno di un più ampio piano di creazione di polmoni verdi per la città. Abbiamo tagliato alberi, ma anche piantato e creato nuove aree verdi”.

 

  1. NON SOLO TAGLI, MA NUOVI BOSCHI CON MIGLIAIA DI PIANTUMAZIONI
    Nell’ambito di una più ampia strategia di ampliamento dei polmoni verdi in città che va sotto il titolo di ‘Verde Anch’io’, sintetizziamo alcune azioni già avviate o pianificate:
  • In sostituzione delle piante tagliate perché malate, pericolose o infestanti (progetto di miglioria forestale) è prevista la messa a dimora di 46 piante di pronto effetto + 1600 piante forestali.
  • tra 2014-2021 (considerando anche lo stop forzato a causa pandemia) sono state piantumate oltre 850 piante. In particolare negli ultimi 2 anni sono state piantumate a Lainate 113 piante di pronto effetto (2,5mt altezza circa) nell’ambito del progetto Verde anch’io. Altre 15 sono state messe a dimora in altre zone del territorio, oltre alle 200 forestali in via Lura come progetto AzzeroC02.
  • In questi giorni sono iniziate le piantumazioni del progetto Forestami in via Lura che poi proseguiranno in C.so Europa e via Monte Grappa, sono c.a 3600 piante forestali di cui qualche decina a pronto effetto (2,5mt altezza circa) e 2800 arbusti.
  • Quest’anno sono previste ulteriori piantumazioni di 168 piante di pronto effetto di cui 147 del progetto Verde anch’io.