Il proprietario dello stabile, il legale rappresentante o l’amministratore del condominio ove è installato l’impianto.
La normativa di riferimento per la messa in esercizio di un ascensore ad uso privato, di un montacarichi, di una piattaforma elevatrice o di una servoscala è il D.P.R. n. 162/99, poi modificato dai successivi D.P.R. n. 214/10 e D.P.R. n. 23/17, oltre alla “Direttiva Ascensori” 2014/33/UE e alla “Direttiva Macchine” 2006/42/CE, che si occupano di stabilire i requisiti essenziali di sicurezza e salute dell’impianto.
Entro 60 (sessanta) giorni dalla data della dichiarazione di conformità dell’impianto, il soggetto legittimato sopra menzionato chiede al Comune dove insiste lo stabile, in particolare all’Ufficio UO SUAP, di emettere il numero di matricola dell’impianto, da apporre in cabina all’interno di un’apposita targa identificatrice.
Alla richiesta è necessario allegare la seguente documentazione:
Numero di matricola
Il Comune e, in particolare, l’Ufficio UO SUAP - entro 30 (trenta) giorni dalla relativa richiesta - assegna all’impianto un numero di matricola, comunicandolo al proprietario o al legale rappresentante o all’amministratore del condominio dove è installato, dandone contestuale notizia anche al manutentore e al soggetto competente per l’effettuazione delle verifiche periodiche.
Il proprietario dell’impianto è tenuto a comunicare al Comune le eventuali successive modifiche che dovessero occorrere durante la vita dell’impianto (cambio della ditta di manutenzione, cambio del soggetto incaricato della verifica periodica, modifiche costruttive dell’impianto).
Nessun Costo.
Qualora la richiesta di immatricolazione indirizzata al Comune non fosse effettuata entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla data di emissione della dichiarazione di conformità dell’impianto, la documentazione sopra elencata dalla lettera a) alla lettera f) deve essere integrata da un verbale di verifica straordinaria di attivazione dell’impianto.